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Le indagini del prof. Caloi
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Alta valle del Vajont ( foto G. Acerbi) |
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La punta del Toc, vista dal fianco destro ( E. Semenza) |
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Nell'ottobre 1959 la SADE commissionò al prof. Caloi, uno specialista geosismico, di condurre un'indagine geofisica sul versante sinistro a monte della diga. Il prof. Caloi non era nuovo a questi resoconti in quanto già dal 1953 stava studiando la zona interessata dalla diga ed aveva previsto con "sconcertante esattezza" quanto poi successe a Pontesei nel marzo 1959; ma anche in quel caso le previsioni catastrofiche non furono mai rivelate all'opinione pubblica. Nel caso del Vajont avrebbe dovuto chiarire se l'ammasso roccioso esistente sulla sponda sinistra del bacino dovesse o non essere considerato come una massa scivolata dalla montagna sovrastante. Il 4 febbraio 1960 il prof. Caloi consegnò alla SADE la sua relazione, nella quale individuava un importante "supporto roccioso autoctono". La roccia si presentava per il prof. Caloi come solida e compatta, con uno spessore detritico superficiale di circa 12 metri ed un modulo elastico molto elevato. Sempre secondo le sue considerazioni la roccia si era formata in loco. Nel dicembre del 1960 iniziò una seconda campagna geofisica del prof. Caloi, che si concluse nell'aprile dell'anno dopo. Venne sempre commissionata dalla SADE al fine di individuare la profondità della massa instabile rivelatasi con la frana del 4 novembre di quell'anno.
I risultati furono profondamente diversi dai primi: la roccia si presentava compatta e solida solo ad una certa profondità. Al di sopra di essa, per uno spessore variabile tra i 100 e 150 metri dalla superficie, si estendeva un'ampia area di materiale sciolto o roccia frantumata, con ovvie caratteristiche anelastiche. La motivazione di questo cambiamento geologico veniva attribuito ad un inconsiderato aumento di pressioni interne, dovute a cedimenti di roccia compatta posti a quota maggiore, e ciò in conseguenza delle scosse sismiche che si erano verificate nei primi mesi del 1960 e fino a metà novembre dello stesso anno. Un resoconto che andava a stridere con quanto redatto da Giudici e Semenza, in una indagine parallela. |
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